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Descrizione fisica e abbigliamento
La corporatura è come quella
dei loro cugini del Corm, alti, forti e slanciati; usano portare i capelli e la barba lunga, entrambi raccolti in trecce o
code. Anche il loro abbigliamento non è molto diverso; infatti a causa del freddo e delle rigide temperature, sono spesso
ricoperti di pellicce o abiti molto pesanti, intessuti con una lana assai grezza. Sono soliti vestire con i colori tradizionali
del clan di colui che fondò la comunità molti secoli prima, Anvil Dughall, cioè il porpora e il nero.
Il mare
Questa enorme massa di
acqua rappresenta per i Vanir la prima fonte di cibo, e il tramite per i loro commerci. Segregati per loro stessa volontà,
e per difendersi dalle immonde creature che abitano le zone limitrofe al delta del fiume, i Vanir si sono sempre rivolti al
mare per riuscire a sopravvivere. Abili costruttori di navi e ottimi conoscitori delle stelle, furono i primi ad intrattenere
rapporti con le popolazioni che abitano al di là del grande oceano. I loro viaggi
per mare però non erano sempre pacifici; infatti molti ricchi armatori ingaggiavano equipaggi di sbandati pronti a tutto con
l’intento di abbordare navi cariche
di merci, o di saccheggiare dei piccoli villaggi costieri per arrotondare i profitti.
I Vanir sono anche un popolo
di grandi esploratori; infatti, nei secoli, molte navi partirono alla volta di terre lontane per disegnare mappe e scoprire
nuovi territori, ma a tutt’oggi non si è ancora riusciti a disegnare una carta completa di Vaalbara. Kven Gurnisson
fu il più grande esploratore di Vanora, egli disegnò le carte del grande mare intorno al polo sud, fino poi a scoprire le
isole di Asmor,un gruppo di isole lontane,nei pressi del circolo polare artico.
La corona
Nei secoli i territori sotto
il controllo dei Vanir sono quasi rimasti immutati; infatti appartengono a questo regno,oltre alle isole nel bacino del Vamori,
i territori limitrofi alle montagne denti di drago,e il piccolo villaggio di Gord, situato poco più a nord.
Il sovrano è un monarca assoluto,
inizialmente proclamato tale per la sua forza in battaglia, ma con il passare degli anni la carica divenne ereditaria. Spesso,
quando cambia il sovrano, cambia anche tutta la schiera di persone a lui vicine che lo aiutano nell’attività di governo
e nell’amministrazione della giustizia. Non ci sono organi che fungono da intermediari tra i sudditi e il sovrano, e
questi spesso dedica giorni interi della settimana per ascoltare il suo popolo e dirimere le controversie più importanti.
Il Pantheon dei Vanir
La religione permea tutti gli
aspetti della vita di un Vanir; gli dèi sono 4 e a questi vengono dedicati piccoli altari votivi o addirittura grandi templi.
Le divinità del pantheon vanir sono: Hav, signore delle acque, Bal, signore del fuoco, Luft signore dei venti e Jord signore
delle terre emerse.
Tra queste la più venerata è
Hav; raffigurato come un uomo canuto dalla barba e i capelli lunghi, imbraccia sempre un’ascia nella mano destra, e
una bussola nella sinistra. Hav nella mitologia Vanir, uccise suo padre a seguito di una lite; si narra che Amu, suo padre,
volesse aprire il regno dei morti, per riversare le anime e i corpi dei defunti nel mondo dei vivi scatenando così il caos. Hav era contrario, come la tradizione voleva, sosteneva che coloro che erano morti
avrebbero dovuti meritarsi il ritorno sulla terra con delle imprese eroiche contro le bestie degli inferi. Dopo un’accesa
discussione Amu minacciò di bandire Hav nel regno dei morti, ma questi in tutta risposta, imbracciò la sua ascia e la conficcò
nella testa del padre. Con quel gesto il figlio acquistava i domini che prima erano riservati al padre, diventando così il
signore anche della vita e della morte. Per evitare che potesse accadere che coloro che erano morti tornassero tra i vivi,
inabissò il portale del regno dei morti e lo rese irraggiungibile per i mortali. (eventualmente da aggiungere la questione
che si accorgono di quando vengono gli dei a visitare il regno dei morti perché vedono,luce,fumo o altro- in più discorso
sul carattere per ogni divinità)
Bal, un possente uomo, pelato,
dalla carnagione chiara e sporco a causa delle esalazioni delle forge, viene quasi sempre abbigliato con un rozzo grembiule
di cuoio; nella mano destra regge un martello, pronto a forgiare qualche enorme spada, o scintillante armatura, mentre le
sinistra brucia tra rosse fiamme, con il palmo rivolto verso l’alto.
Luft è un giovane imberbe, dai
lunghi capelli bianchi che incurante si getta nel vuoto sorretto dai venti.
Jord viene raffigurato come un
uomo pronto ad andare in battaglia; protetto da un’armatura pesante, tiene appoggiata sulla spalla una grande spada,
mentre con la sinistra accarezza un orso che gli cammina a fianco.
Storia dei Vanir